15.03.2025 Italia
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La Romania vieta al candidato filo-russo di partecipare alle elezioni, proteste a Bucarest

L'Ufficio Elettorale Centrale della Romania ha vietato a Călin Georgescu di candidarsi alle elezioni presidenziali ripetute, provocando proteste di massa.

Olga Demidenko
Bandiere della Romania e dell'Unione Europea
Bandiere della Romania e dell'Unione Europea, immagine illustrativa
Foto: pixabay.com

Domenica, l'Ufficio Elettorale Centrale della Romania ha vietato a Călin Georgescu, candidato di estrema destra filo-russo, di partecipare alle elezioni presidenziali ripetute previste per maggio, secondo quanto riportato da Politico.

Secondo l'ufficio, Georgescu ha violato le regole elettorali dopo aver vinto inaspettatamente il primo turno di votazioni lo scorso novembre.

La Corte Costituzionale ha annullato la sua vittoria, rilevando irregolarità nel finanziamento della campagna e l'uso illegale di tecnologie digitali. Gli esperti ritengono che il risultato sia stato manipolato con il sostegno della Russia.

Secondo i media, 10 dei 14 membri dell'ufficio hanno votato contro la partecipazione di Georgescu alle elezioni. Il politico può contestare la decisione entro 24 ore, mentre il verdetto finale sarà emesso dalla Corte Costituzionale entro mercoledì.

Il divieto ha scatenato proteste di massa nel centro di Bucarest. Centinaia di sostenitori di Georgescu si sono scontrati con la polizia, lanciando pietre e petardi contro le forze dell’ordine. La polizia ha risposto con gas lacrimogeni.

Il presidente del partito "Unione Salva la Romania", Elena Lasconi, ha chiesto alle autorità di chiarire le ragioni del divieto per evitare un’escalation del malcontento.

Nel frattempo, politici di destra noti, tra cui il vicepremier italiano Matteo Salvini, hanno definito il divieto un "attacco alla democrazia".

In precedenza era stato riferito che in Romania sono state arrestate 18 persone nell'ambito di un’indagine sul tentativo di rovesciare l'ordine costituzionale. La procura ha richiesto l'arresto di 21 sospetti, tra cui parenti dell'uomo d'affari Horațiu Potra, attualmente all'estero.

È stato inoltre reso noto che il presidente della Romania Klaus Iohannis ha annunciato le sue dimissioni per prevenire una crisi politica, in seguito ai tentativi del parlamento di rimuoverlo dall'incarico.

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