L'UE introduce dazi di ritorsione sui prodotti statunitensi per un valore di €26 miliardi
Dopo i nuovi dazi statunitensi sull'acciaio e sull'alluminio europei, la Commissione Europea ha adottato misure di ritorsione, imponendo tariffe sui prodotti americani in due fasi.

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La Commissione Europea ha annunciato l'introduzione di dazi di ritorsione sui prodotti americani per un valore fino a €26 miliardi, e le informazioni a riguardo sono pubblicate sul sito ufficiale dell'Unione Europea.
Questa decisione è una risposta all'aumento dei dazi da parte degli Stati Uniti sull'acciaio e sull'alluminio europei, che l'UE considera ingiustificati e dannosi per le imprese e i consumatori.
Le nuove restrizioni saranno introdotte in due fasi. A partire dal 1° aprile, l'UE ripristinerà i dazi del 2018 e del 2020 sui prodotti americani. Queste misure interesseranno le importazioni per un valore di €8 miliardi.
Successivamente, dopo consultazioni con gli Stati membri, dal 13 aprile entreranno in vigore ulteriori dazi sulle importazioni dagli Stati Uniti per altri €18 miliardi.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che una guerra commerciale avrà effetti negativi su entrambe le economie, ma l'UE deve proteggere i propri interessi.
L'Unione Europea è aperta al dialogo, ma le misure adottate rimarranno in vigore fino al raggiungimento di una soluzione reciprocamente vantaggiosa.
Il Commissario per il Commercio, Maroš Šefčovič, ha dichiarato che i negoziati con Washington restano una priorità, poiché entrambe le parti sono interessate a relazioni commerciali sostenibili.
Tuttavia, Bruxelles considera queste misure di ritorsione inevitabili, poiché le azioni degli Stati Uniti minacciano la stabilità economica.
In precedenza, è stato riportato che gli Stati Uniti hanno introdotto un dazio del 25% sull'acciaio proveniente da Canada, UE, Messico, Ucraina e altri paesi, giustificando la decisione con motivi di sicurezza nazionale.
Inoltre, è stato reso noto che la Cina ha aumentato i dazi sui prodotti statunitensi e ha imposto sanzioni contro 25 aziende americane, dimostrando la sua volontà di affrontare un lungo confronto economico.