Protesta alla Trump Tower: 98 arresti dopo un’azione a sostegno di un palestinese
A New York sono state arrestate 98 persone dopo una protesta alla Trump Tower. I manifestanti chiedevano la liberazione di un attivista arrestato per aver partecipato a dimostrazioni.

Foto: wikipedia, CC BY-SA 3.0
Giovedì 14 marzo, alla Trump Tower di New York, si è svolta una protesta contro l'arresto dell'attivista palestinese Mahmoud Khalil, come riportato da CNN.
La manifestazione è stata organizzata dal gruppo ebraico per i diritti umani Jewish Voice for Peace. I partecipanti chiedevano la sua liberazione dopo il suo arresto da parte dell’agenzia per l’immigrazione ICE.
Verso mezzogiorno, gli attivisti, vestiti con magliette rosse con gli slogan «Non in nostro nome» e «Ebrei contro la fornitura di armi a Israele», si sono radunati nell'atrio dell'edificio.
Hanno esposto striscioni con le scritte «Mai più – per tutti» e «Libertà per Mahmoud Khalil».
La polizia di New York ha arrestato 98 persone, 50 delle quali sono state portate via con fascette di plastica ai polsi e caricate sui veicoli della polizia. Non sono stati riportati feriti né danni alla proprietà.
Secondo gli organizzatori, la protesta era legata a Purim, la festa ebraica che simboleggia la lotta per la giustizia.
Hanno paragonato la loro azione a quella di Ester, che si oppose al genocidio.
L’arresto di Khalil è il primo caso in cui l’amministrazione Trump ha revocato la green card di un attivista per la sua partecipazione a manifestazioni pro-palestinesi.
Gli avvocati sostengono che il suo arresto sia una pressione politica mirata contro gli stranieri che criticano la politica degli Stati Uniti nei confronti di Israele.
In precedenza, la Columbia University aveva espulso e sospeso temporaneamente studenti che avevano partecipato all’occupazione di un edificio durante le proteste pro-palestinesi nella primavera del 2024, come riportato da NBC 4 New York.
Inoltre, ai laureati che avevano preso parte alla protesta è stato revocato il diploma. Le misure disciplinari sono state il risultato di un'indagine durata mesi, basata sulla valutazione del grado di responsabilità di ciascun partecipante.
La protesta era iniziata con un accampamento di tende e si era poi trasformata nel blocco della Hamilton Hall. Su richiesta dell'amministrazione, la polizia ha disperso i manifestanti, e ora l’università ha emesso le sanzioni definitive.
In precedenza era stato riportato che Donald Trump aveva proposto di schierare truppe americane a Gaza, demolire gli edifici distrutti e trasformare l’area in un «paradiso economico», trasferendo gli abitanti locali.