Londra e Bruxelles discuteranno i meccanismi di sequestro dei beni russi congelati
Il Regno Unito e l'UE stanno negoziando i meccanismi legali per il sequestro dei beni russi per miliardi di dollari, nonostante l'opposizione di alcuni paesi europei.

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Martedì a Londra si terrà un incontro tra il ministro degli Esteri britannico David Lammy e l'Alto rappresentante dell'UE per gli Affari Esteri Kaja Kallas, durante il quale verrà discussa la possibilità di sequestrare i beni russi congelati.
Secondo quanto riportato da Interfax-Ucraina, citando Bloomberg, le parti stanno cercando percorsi legali per destinare questi fondi alle esigenze della difesa.
Fonti riferiscono che i negoziati si svolgono in un contesto di disaccordo all'interno dell'UE. Belgio e Germania temono che la confisca dei beni possa violare il principio dell'immunità statale e influenzare il tasso di cambio dell'euro. Tuttavia, sono stati già compiuti progressi significativi su questo fronte.
Attualmente, l'UE, il G7 e l'Australia hanno congelato beni della Banca Centrale Russa per un valore di circa 280 miliardi di dollari, oltre a ulteriori 58 miliardi di dollari appartenenti a privati cittadini russi.
Il destino di questi fondi rimane un punto chiave nella politica delle sanzioni europee.
In precedenza era stato riferito che l'UE ha prorogato le sanzioni contro la Russia fino a settembre, rimuovendo tre nomi dalla lista, nonostante la richiesta dell'Ungheria di revocare le restrizioni per otto persone. Nel frattempo, l'Unione Europea sta sviluppando il 17º pacchetto di sanzioni, nonostante il rischio di un blocco da parte di Budapest.