Israele ha lanciato potenti attacchi contro obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza
Nella notte del 18 marzo, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) e il Servizio di Sicurezza Generale (Shabak) hanno condotto un'operazione su larga scala contro le infrastrutture di Hamas a Gaza. Gli attacchi sono stati coordinati dall'alto comando militare.

Foto: idf.il
Nella notte del 18 marzo, l’Esercito di Difesa d’Israele (IDF) e il Servizio di Sicurezza Generale (Shabak) hanno lanciato attacchi massicci contro obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza. L’informazione è stata pubblicata sul sito ufficiale dell’IDF.
L’operazione è stata condotta su ordine della leadership politica del Paese.
Le operazioni militari sono state coordinate dal quartier generale dell’Aeronautica dal Capo di Stato Maggiore Rafael Eyal Zamir, dal capo dello Shabak Ronen Bar e dal comandante dell’Aeronautica Tomer Bar.
L’obiettivo dell’attacco era neutralizzare le infrastrutture terroristiche e prevenire nuovi attacchi contro Israele.
Inoltre, il comando della difesa civile ha modificato il livello di allerta nelle zone di confine: nei centri abitati vicini a Gaza sono state introdotte restrizioni sulle attività scolastiche.
Ai residenti è stato raccomandato di seguire le istruzioni ufficiali.
Le autorità sanitarie palestinesi hanno riferito martedì che 326 persone sono rimaste uccise nei raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza, secondo quanto riportato da Reuters.
Questi attacchi hanno interrotto una tregua di due mesi con Hamas, mentre Israele ha dichiarato l’intenzione di usare la forza per liberare gli ostaggi ancora detenuti.
Ricordiamo che il 15 gennaio 2025 Israele e Hamas avevano concordato un cessate il fuoco. Il piano in tre fasi prevedeva una tregua di sei settimane, lo scambio di prigionieri, il ritiro delle truppe israeliane da Gaza e la ricostruzione della regione.
L’accordo era stato proposto da Stati Uniti, Egitto e Qatar, e successivamente approvato dalle parti.