19.04.2025 Italia
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Gli Stati Uniti hanno rivelato documenti segreti sull'omicidio di Kennedy: nuovi dettagli sul caso

Washington ha reso pubblici migliaia di documenti precedentemente classificati sull'omicidio del presidente Kennedy nel 1963. I materiali rivelano nuove informazioni su Lee Harvey Oswald.

Olga Demidenko
John Kennedy
John Kennedy, foto illustrativa
Foto: U.S. Embassy New Delhi, CC BY-ND 2.0

Martedì, le autorità statunitensi hanno pubblicato 80.000 pagine di documenti precedentemente classificati relativi all'assassinio del 35º presidente degli Stati Uniti, John Kennedy. L'archivio è stato reso disponibile al pubblico sul sito degli Archivi Nazionali.

I documenti contengono dettagli sui legami del presunto assassino Lee Harvey Oswald con l'Unione Sovietica.

Uno dei documenti riferisce che nel luglio 1963 una persona non identificata cercò di avvertire i servizi segreti americani delle intenzioni di Oswald.

I fascicoli desecretati includono memorandum della CIA e dell'FBI, nonché corrispondenza sul caso. In uno dei memorandum del 1968 si fa riferimento a telefonate all'ambasciata statunitense in Australia pochi giorni prima dell'omicidio.

Sono stati inoltre pubblicati dati sull'indagine del KGB, che ha escluso il coinvolgimento di Oswald nei servizi segreti sovietici.

Il presidente Donald Trump ha firmato un ordine per la pubblicazione completa dei documenti poco dopo il suo insediamento. Secondo lui, la mancata divulgazione delle informazioni «andava contro l'interesse pubblico».

Ricordiamo che il 22 novembre 1963, a Dallas, fu assassinato il 35º presidente degli Stati Uniti, John Kennedy. Gli spari furono esplosi alle 12:30, mentre il corteo attraversava Elm Street.

La Commissione Warren concluse che l'omicidio fu commesso da Lee Harvey Oswald, ma le teorie alternative – un complotto della CIA o dell'URSS – restano popolari ancora oggi.

In precedenza, era stato riferito che Trump aveva ridotto i finanziamenti dell'Agenzia per i Media Globali degli Stati Uniti, mettendo a rischio il futuro di "Voice of America" e "Radio Free Europe", finanziate dallo Stato.

È stato inoltre rivelato che Trump ha istituito la Riserva Strategica di Bitcoin e il Fondo Sovrano degli Asset Digitali, modificando la politica statunitense sulle criptovalute per rafforzare la sicurezza finanziaria del Paese.

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