13.05.2025 Italia
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Gli Stati Uniti impongono una tariffa secondaria contro il Venezuela a causa del flusso di criminali

Trump ha annunciato un dazio del 25% sui Paesi che collaborano con il Venezuela, accusandolo di inviare negli Stati Uniti migliaia di criminali e terroristi.

Olga Demidenko
Donald Trump
Donald Trump, foto illustrativa
Foto: Gage Skidmore, CC BY-SA 2.0

Donald Trump ha annunciato l’introduzione da parte degli Stati Uniti di una tariffa secondaria contro il Venezuela.

Il motivo, secondo lui, è l’invio deliberato negli Stati Uniti di decine di migliaia di criminali pericolosi, inclusi membri della brutale gang Tren de Aragua, riconosciuta come organizzazione terroristica.

Secondo Trump, il Venezuela agisce in modo ingannevole, minando la sicurezza nazionale. A partire dal 2 aprile 2025, da lui definito come il “Giorno della Liberazione dell’America”, qualsiasi acquirente di petrolio o gas venezuelano sarà obbligato a pagare un dazio del 25% nel commercio con gli Stati Uniti.

La decisione è già stata comunicata al Dipartimento della Sicurezza Interna, alla Guardia di frontiera e ad altre forze dell’ordine. Gli Stati Uniti hanno inoltre avviato il processo di rimpatrio dei criminali in Venezuela.

In precedenza, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l’introduzione di dazi fino al 25% sull’importazione da Canada e Messico. La decisione è stata presa il 23 marzo sulla base dell’International Emergency Economic Powers Act.

Il motivo dichiarato è la minaccia alla sicurezza nazionale causata dal fentanyl. Secondo le autorità, il 97% della sostanza arriva attraverso il confine sud, mentre in Canada è aumentato il numero dei narcolaboratori.

Le misure rimarranno in vigore finché i Paesi non inizieranno a combattere attivamente i cartelli della droga. Trump ha dichiarato che la crisi rappresenta una minaccia per la salute degli americani.

È emerso anche che la Francia insiste affinché l’Unione Europea dia una risposta decisa agli Stati Uniti e attivi per la prima volta il meccanismo anti-coercizione nel caso in cui Donald Trump introduca nuovi dazi ritenuti ingiusti da Parigi a partire dal 2 aprile, inclusa la possibilità di controsanzioni commerciali.

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