23.06.2025 Italia
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L'amministrazione Trump ha congelato le green card per rifugiati e richiedenti asilo

Gli Stati Uniti hanno sospeso l'elaborazione delle domande di green card per rifugiati e richiedenti asilo — una decisione legata a controlli di sicurezza rafforzati e sospetti di frode.

Oleksandr Budariev
Bandiere degli Stati Uniti
Bandiere degli Stati Uniti, immagine illustrativa
Foto: Christian Lucas, Unsplash

L'amministrazione di Donald Trump ha sospeso senza annuncio pubblico il rilascio delle green card per diverse categorie di migranti, inclusi coloro che avevano già ottenuto lo status di rifugiato o asilo negli Stati Uniti.

Lo riporta CBS News citando fonti del Servizio di cittadinanza e immigrazione (USCIS).

La decisione è legata a un ordine esecutivo del presidente, che impone controlli più severi su tutti i migranti presenti sul territorio statunitense o che desiderano entrarvi.

Il blocco riguarda le richieste di cambio di status, lasciando in una situazione giuridica incerta persone che hanno già affrontato lunghi controlli all’estero o nei tribunali per l’immigrazione.

Il Dipartimento della Sicurezza Interna ha confermato la sospensione, citando la necessità di ulteriori verifiche per individuare frodi e minacce alla sicurezza nazionale. Le autorità hanno dichiarato che si tratta di una misura temporanea.

In precedenza, gli Stati Uniti avevano posto fine ai programmi di parola umanitaria per cittadini di Cuba, Haiti, Nicaragua e Venezuela. Dal 25 marzo tutti i permessi saranno annullati e coloro che si trovano nel Paese avranno 30 giorni per partire, altrimenti rischiano l’espulsione.

La motivazione principale è l’inefficacia dei programmi e il sovraccarico del sistema. Solo chi ha fatto richiesta per un altro status migratorio potrà restare.

Inoltre, negli Stati Uniti è stata avanzata la proposta di obbligare i migranti a fornire i propri account social quando fanno domanda per la cittadinanza o l’asilo. La misura ha suscitato critiche per l’invasione della privacy e il rischio di rifiuti basati su opinioni politiche. La proposta è attualmente in fase di consultazione pubblica.