16.07.2025 Italia
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I prezzi dell'oro aumentano a causa della guerra dei dazi: gli investitori fuggono dal rischio

L’oro si sta apprezzando a seguito dell’escalation dei conflitti commerciali dopo l’introduzione di nuovi dazi automobilistici da parte degli Stati Uniti, alimentando i timori degli investitori sull’inflazione e la recessione.

Olga Demidenko
Oro
Oro, foto illustrativa
Foto: pixabay.com

Il 27 marzo i prezzi dell’oro sono saliti a 3.030,47 dollari l’oncia in risposta all’annuncio da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di un dazio del 25% sull’importazione di automobili e pickup, come riportato da Equityworld Futures Portal News.

Le nuove misure entreranno in vigore la prossima settimana e suscitano preoccupazioni per l’aumento delle tensioni globali. Si prevede che le principali economie risponderanno con dazi reciproci già dal 2 aprile.

Gli investitori temono un rallentamento della crescita economica e l’inflazione, il che ha aumentato la domanda di oro come bene rifugio.

In questo contesto, Goldman Sachs ha alzato la previsione del prezzo dell’oro a 3.300 dollari l’oncia entro la fine del 2025. Ulteriore sostegno al mercato proviene dagli acquisti attivi da parte delle banche centrali e dall’aumento degli investimenti negli ETF.

Prezzo dell'oro
Prezzo dell'oro al 27 marzo 2025

Ricordiamo che Donald Trump ha annunciato l’introduzione di dazi del 25% sull’importazione di automobili e pezzi di ricambio negli Stati Uniti, come riportato in una pubblicazione della Casa Bianca sul social network X.

La misura entrerà in vigore il 2 aprile, inizialmente per le automobili e successivamente per i componenti. Secondo l’ex presidente, ciò creerà posti di lavoro e rafforzerà l’industria americana.

Tuttavia, gli analisti prevedono un aumento dei prezzi delle auto, interruzioni nelle catene di approvvigionamento e un peggioramento delle relazioni con i partner commerciali.

A essere colpiti saranno anche i grandi produttori di automobili, tra cui Tesla. Messico, Canada, Giappone e Germania sono i principali fornitori. I marchi con produzione all’estero, come General Motors e Stellantis, sono particolarmente vulnerabili.

In precedenza è stato riferito che la banca svizzera UBS ha alzato la previsione per l’oro, aspettandosi che il prezzo raggiunga i 3.200 dollari l’oncia. Secondo gli analisti, la crescita sarà trainata da una maggiore domanda di oro come bene rifugio in un contesto di incertezza economica.

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