In una località turistica della Croazia si limita il rumore e si multano i turisti: svolta verso il turismo familiare
L'isola di Hvar, in Croazia, intensifica la lotta contro i comportamenti antisociali: nuove multe, limiti al rumore e l’abbandono dell’immagine da meta di feste.

Foto: Andres rus, CC BY-SA 3.0
L'isola di Hvar, in Croazia, famosa per la sua vivace vita notturna, cambia ufficialmente rotta nella sua politica turistica, come riporta Euronews.
Il consiglio comunale di Hvar ha votato per mantenere rigidi limiti di rumore durante il periodo estivo — non oltre gli 85 decibel.
Questa decisione riguarderà club all’aperto, discoteche e persino ristoranti che organizzano eventi all’aperto. Le autorità locali puntano a trasformare la città da centro del turismo rumoroso in una destinazione accogliente per le famiglie.
La decisione ha suscitato critiche tra gli operatori del settore alberghiero, i ristoratori e i proprietari di bar. Alcuni imprenditori hanno proposto di rendere tutta l’isola una zona di intrattenimento attiva tutto l’anno.
Tuttavia, la città insiste nel seguire la nuova direzione, orientata verso un turismo sostenibile e culturale.
Inoltre, i turisti vengono avvisati: per comportamenti inappropriati in luoghi pubblici — come girare senza maglietta o ubriacarsi — si rischiano multe fino a 700 euro.
Per violazioni più gravi, comprese risse o insulti, la sanzione può arrivare fino a 4.000 euro. Le autorità sono convinte che queste nuove misure renderanno Hvar più sicura e attraente per i viaggiatori consapevoli.
In precedenza era stato riportato che nella regione italiana del Trentino è stato avviato un programma che offre fino a 100.000 euro a chi acquista e ristruttura una casa abbandonata nelle Alpi, ma la partecipazione è possibile solo rispettando numerose condizioni rigorose.