29.04.2025 Italia
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Marine Le Pen condannata al carcere e dichiarata ineleggibile

Marine Le Pen è stata condannata da un tribunale di Parigi alla sospensione immediata dalla partecipazione alle elezioni per appropriazione indebita di fondi dell’UE — la sua candidatura alle presidenziali del 2027 è esclusa.

Olga Demidenko
Марин Ле Пен
Marine Le Pen, foto illustrativa
Foto: Global Panorama, CC BY-SA 2.0

Lunedì 31 marzo, un tribunale di Parigi ha dichiarato Marine Le Pen, leader del partito di estrema destra «Rassemblement National», colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici dell'Unione Europea, secondo quanto riportato da BFM TV.

Il tribunale ha accertato che, tra il 2004 e il 2017, mentre ricopriva il ruolo di eurodeputata, Le Pen ha utilizzato fondi destinati al pagamento degli assistenti parlamentari per finanziare il personale del suo partito in Francia.

Il danno complessivo è stato stimato in 2,9 milioni di euro. Insieme a lei sono stati condannati altri otto ex deputati del RN.

Il giudice Bénédicte de Perthuis ha osservato che si trattava di un sistema organizzato per alleggerire il carico finanziario del partito.

Marine Le Pen è stata condannata a quattro anni di carcere, di cui due da scontare effettivamente, e all'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, secondo quanto riportato da Le Monde.

Di conseguenza, Le Pen è stata immediatamente dichiarata ineleggibile, rendendo impossibile la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 2027. La decisione ha una funzione «punitiva e necessaria» ed entra in vigore immediatamente.

Le Pen ha lasciato l’aula prima della lettura completa della sentenza, senza rilasciare dichiarazioni. Il giorno prima aveva ammesso per la prima volta che il suo alleato Jordan Bardella è pronto a candidarsi alla presidenza.

Ricordiamo che Marine Le Pen è in politica fin dalla giovane età — ha iniziato nel partito del padre, il Fronte Nazionale, che ha poi guidato. È arrivata due volte al ballottaggio nelle elezioni presidenziali, ma è stata sconfitta in entrambe le occasioni.

Marine Le Pen ha più volte espresso il suo sostegno alla politica di Putin, dichiarando di considerare la Russia un alleato della Francia. Ha criticato le sanzioni contro la Russia e ha sostenuto un avvicinamento a Mosca.

Ha anche visitato il Cremlino e incontrato Putin.

Nel suo programma di politica estera propone di prendere le distanze da Berlino e di interrompere la stretta cooperazione con la Germania. Le Pen insiste sulla necessità di limitare l'influenza dell'Unione Europea, affermando che la Francia deve riprendere il controllo delle proprie frontiere e della politica interna, e propone di riformare l’UE verso un'unione più debole di stati nazionali.

In precedenza era stato riportato che il presidente francese Emmanuel Macron ha proposto di avviare un dibattito paneuropeo sulla deterrenza nucleare, accennando alla disponibilità della Francia a fornire un "ombrello nucleare" ai paesi dell'UE in un contesto di crescente minaccia da parte della Russia e del possibile ritiro degli impegni nucleari statunitensi verso l'Europa.

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