23.06.2025 Italia
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Netanyahu rinuncia alla nomina del capo dello Shin Bet dopo le critiche degli Stati Uniti e le proteste

Il primo ministro israeliano ha rinunciato alla nomina di Eli Sharvit a capo dello Shin Bet dopo la condanna da parte di un senatore americano e le pressioni interne in un clima di proteste.

Oleksandr Budariev
Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu
Foto: U.S. Embassy Jerusalem, CC BY 2.0

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, martedì 2 aprile, ha annullato la decisione presa il giorno precedente di nominare l'ex comandante della marina Eli Sharvit nuovo direttore dello Shin Bet, il servizio di sicurezza interna del paese, come riporta Le Figaro.

La decisione è arrivata dopo le forti critiche del senatore americano Lindsey Graham, stretto alleato di Donald Trump, che ha definito "problematico" il candidato e ha consigliato a Israele di "rivedere" la propria scelta.

In una dichiarazione ufficiale dell’ufficio del primo ministro, si legge che Netanyahu ha ringraziato Sharvit per la disponibilità a guidare l’agenzia, ma ha deciso di valutare altri candidati.

In precedenza, la Corte Suprema israeliana aveva temporaneamente sospeso la rimozione dell'attuale capo dello Shin Bet, Ronen Bar, mentre nel paese aumentavano le proteste di massa contro il governo, accusato di derive autoritarie.

Ricordiamo che il 31 marzo è stato riportato che Benjamin Netanyahu aveva nominato Eli Sharvit a capo dello Shin Bet, nonostante la sospensione della revoca di Bar da parte della Corte Suprema.

Bar aveva criticato il governo per i fallimenti nella sicurezza del 7 ottobre, il che aveva portato alla perdita di fiducia da parte del primo ministro.

La decisione ha scatenato proteste e preoccupazioni per una possibile crisi costituzionale. Il procuratore generale ha dichiarato che la nomina è illegale e che Netanyahu si trova in una situazione di conflitto di interessi.

La nomina è avvenuta nonostante la decisione della Corte Suprema di sospendere la rimozione di Ronen Bar fino all’8 aprile.

Il procedimento giudiziario è in corso e non è ancora stata presa una decisione definitiva sulla questione.