L’Iran minaccia la creazione di armi nucleari in risposta alle minacce degli USA e di Trump
L’Iran è pronto a rivedere la propria posizione sulle armi nucleari se gli Stati Uniti lanceranno un attacco — il Paese promette una risposta dura e accusa Washington di provocazioni.
Foto: sina drakhshani, Unsplash
Un alto consigliere della Guida Suprema dell’Iran, Ali Larijani, ha dichiarato che l’Iran sarà costretto a sviluppare armi nucleari in caso di attacco da parte degli Stati Uniti.
La dichiarazione è stata una risposta alle parole dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha minacciato “bombardamenti” nel caso in cui non si raggiungesse un accordo sul programma nucleare iraniano.
Da decenni, l’Iran sostiene che le sue attività nucleari sono esclusivamente pacifiche e mirano a soddisfare i bisogni energetici. Tuttavia, gli Stati Uniti e i loro alleati sospettano che il Paese stia cercando di sviluppare armi di distruzione di massa.
Secondo Larijani, la pressione occidentale potrebbe spingere la leadership iraniana a cambiare posizione sotto la pressione dell’opinione pubblica.
L’Ayatollah Ali Khamenei ha promesso una “risposta dura” a qualsiasi attacco, mentre l’ambasciatore iraniano all’ONU Amir Saeid Iravani ha accusato gli Stati Uniti e Israele di provocazioni aggressive.
In una lettera al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ha avvertito che qualsiasi attacco riceverà una risposta decisa e che gli Stati Uniti saranno pienamente responsabili delle conseguenze.
Nel frattempo, Trump continua ad aumentare la pressione, accusando l’Iran di sostenere i ribelli Houthi nello Yemen. Parallelamente, ha inviato una lettera con una proposta di dialogo, a cui l’Iran ha risposto tramite la mediazione dell’Oman.
Ricordiamo che il programma nucleare dell’Iran comprende centri di ricerca, due miniere di uranio, un reattore e tre impianti di arricchimento dell’uranio.
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Nonostante le affermazioni sul carattere pacifico del programma, l’Iran è regolarmente accusato di sviluppare armi nucleari. Queste accuse si basano sul sospetto di un possibile utilizzo militare delle tecnologie impiegate nei siti iraniani.