UBS taglierà 180 posti di lavoro in Italia nell’ambito dell’integrazione con Credit Suisse
UBS Group AG ha annunciato una significativa riduzione del personale in Italia legata all'integrazione con Credit Suisse — i sindacati chiedono un incontro per chiarire i piani futuri.

Foto: Ank Kumar, CC BY-SA 4.0
Il gruppo finanziario svizzero UBS Group AG ha annunciato il taglio di 180 posti di lavoro in Italia nell’ambito dell’integrazione in corso con il concorrente precedentemente acquisito — Credit Suisse.
La notifica dei licenziamenti è già stata inviata ai rappresentanti dei sindacati italiani, riferisce Interfax-Ucraina.
La maggior parte — 162 dipendenti — sarà licenziata dalla divisione UBS Europe SE, attiva nella gestione patrimoniale. I restanti tagli interesseranno UBS Fiduciaria SpA, che offre servizi di private banking e gestione patrimoniale.
Secondo i rappresentanti di UBS, la ristrutturazione ha lo scopo di ottimizzare le operazioni. Tuttavia, la società sottolinea che l’Italia resta una regione strategica per la sua crescita a lungo termine.
I sindacati italiani hanno espresso preoccupazione e hanno richiesto un incontro con la direzione di UBS per chiarire la strategia futura e le conseguenze della fusione per i dipendenti.
Nel frattempo, le azioni di UBS sono scese dello 0,4% mercoledì durante le contrattazioni a Zurigo. Negli ultimi 12 mesi, i titoli hanno perso il 4,7% del loro valore.
In precedenza, le autorità fiscali italiane avevano accusato Meta, X e LinkedIn di non aver pagato l'IVA per l'utilizzo dei loro servizi online e avevano chiesto un rimborso di quasi un miliardo di euro.