In Romania è iniziata la campagna presidenziale tra lo scandalo dell’ingerenza russa e la propaganda su TikTok
In Romania è partita la corsa presidenziale dopo l’annullamento delle elezioni a causa dell’ingerenza russa — in gioco il ruolo del Paese nella NATO e nell’UE.

Foto: AUR Alianța pentru Unirea Românilor, CC BY-SA 2.0
Venerdì 4 aprile, in Romania è ufficialmente iniziata la campagna elettorale per le elezioni presidenziali, il cui primo turno ripetuto si terrà il 4 maggio. La propaganda si concluderà il 3 maggio alle ore 7:00 del mattino.
Se verrà indetto un secondo turno, i candidati saranno annunciati dopo la decisione della Corte Costituzionale e da quel momento inizierà una nuova campagna, che si concluderà il 17 maggio alle ore 7:00 — alla vigilia del voto.
Le elezioni iniziali sono state annullate a dicembre dopo che la Corte Costituzionale ha riconosciuto l’ingerenza della Russia.
Secondo i sondaggi, il leader dell’opposizione George Simion rimane in testa. In precedenza aveva sostenuto l’ultraconservatore Călin Georgescu, poi squalificato. Al secondo posto si trovano gli indipendenti Victor Ponta, ex primo ministro, e Nicușor Dan, sindaco di Bucarest.
La piattaforma TikTok, usata da Georgescu e Simion per promuoversi con account falsi e pubblicità a pagamento, è finita sotto la lente delle autorità.
Georgescu è attualmente indagato e le autorità hanno ordinato ai social media di rimuovere tempestivamente i contenuti illegali e di rivelare i finanziatori della pubblicità politica.
Ricordiamo che la Commissione Elettorale Centrale rumena ha vietato a Călin Georgescu di partecipare alle elezioni di maggio a causa di irregolarità nella precedente campagna.
La Corte Costituzionale aveva già annullato la sua vittoria, citando finanziamenti illegali e manipolazione digitale. La decisione ha provocato proteste a Bucarest e critiche da parte di politici di destra, tra cui Matteo Salvini.