Manifestanti occupano l'edificio dell'Università di Amsterdam chiedendo la fine dei legami con Israele
Ad Amsterdam, gli attivisti hanno occupato l'edificio amministrativo dell'università, chiedendo l'immediata cessazione di tutte le collaborazioni con istituzioni israeliane — con maschere, scudi e barricate.

Foto: Mtcv, CC BY-SA 3.0
La mattina del 14 aprile, circa un centinaio di attivisti pro-palestinesi, secondo il gruppo Amsterdam Encampment, hanno occupato il Maagdenhuis — la sede amministrativa dell'Università di Amsterdam (UvA).
Secondo NOS, i partecipanti alla protesta — studenti e membri del personale — chiedono la cessazione totale di ogni relazione accademica con istituzioni israeliane.
Come riportato da NH Nieuws, l’occupazione è iniziata intorno alle 11:00. Alcuni manifestanti indossavano passamontagna e maschere, e hanno bloccato le uscite di emergenza, costringendo il personale a evacuare.
Secondo un portavoce dell’UvA, le azioni degli attivisti sono state “intimidatorie” e l’amministrazione ha presentato denuncia alla polizia.
La direzione dell’università aveva precedentemente sospeso la collaborazione con l’Università Ebraica di Gerusalemme, su raccomandazione di un comitato etico, ma mantiene legami con altre università israeliane, incluso l’ateneo Ben-Gurion, legato all’industria della difesa israeliana.
La decisione è stata fortemente criticata dai manifestanti, che l’hanno definita “vigliacca”.
Nel pomeriggio, la polizia è entrata nell'edificio e ci sono stati scontri, inclusi lanci di oggetti di vetro. Secondo NRC, uno degli attivisti è stato arrestato.
La protesta continua e l’edificio è sorvegliato dalle forze dell’ordine.