27.04.2025 Italia
1159 giorno dall'invasione barbarica dell'Ucraina

Il prezzo dell'oro torna a salire a causa dell'indebolimento del dollaro e dell'incertezza commerciale

Martedì il prezzo dell'oro ha continuato a salire grazie al calo del dollaro e all'incertezza sui dazi statunitensi, aumentando l'interesse per il metallo come bene rifugio.

Oleksandr Budariev
Grafico del prezzo dell'oro del 15.04.2025
Grafico del prezzo dell'oro del 15.04.2025

Martedì 15 aprile, i futures sull’oro con consegna a giugno alla borsa Comex sono aumentati dello 0,4%, raggiungendo i 3239,5 dollari l’oncia, secondo quanto riportato da Interfax-Ucraina.

Si tratta della continuazione di un trend positivo dopo la chiusura di venerdì scorso al massimo storico di 3244,6 dollari. Dall’inizio del 2025, il valore del metallo prezioso è aumentato di oltre il 20%.

Sul mercato spot, durante la sessione in corso, l'oro è stato scambiato a 3232 dollari l'oncia, avvicinandosi al livello record di 3245 dollari registrato il giorno precedente.

L’aumento delle quotazioni è stato favorito dall’indebolimento del dollaro statunitense e dall’incertezza riguardo ai dazi commerciali.

La scorsa settimana le autorità americane hanno temporaneamente escluso una serie di prodotti tecnologici — tra cui computer, smartphone e microchip — dalle nuove tariffe speculari.

Tuttavia, il presidente Donald Trump ha successivamente dichiarato che potrebbero essere introdotti dazi settoriali su tali prodotti.

Gli analisti di Commerzbank sottolineano che, in tempi di instabilità, gli investitori aumentano l’interesse per l’oro come bene rifugio.

Secondo UBS, se l’attuale tendenza dovesse continuare, il prezzo dell’oro potrebbe raggiungere i 3500 dollari l’oncia entro dicembre.

Ricordiamo che la Commissione europea potrebbe imporre restrizioni reciproche sull’export di servizi digitali dagli Stati Uniti se i negoziati in corso con Washington dovessero fallire.

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