23.06.2025 Italia
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La prima compressa GLP-1 supera con successo i test: riduce glicemia e peso

L'azienda americana Eli Lilly ha completato con successo i test della prima terapia GLP-1 orale che riduce glicemia e peso nei pazienti con diabete di tipo 2.

Olga Demidenko
Compressa
Compressa, immagine illustrativa
Foto: pixabay.com

L'azienda Eli Lilly ha completato uno studio clinico di fase 3 (ACHIEVE-1), che ha confermato l’efficacia e la sicurezza dell’orforglipron — la prima molecola GLP-1 orale al mondo per il trattamento del diabete di tipo 2.

Lo studio, a cui hanno partecipato 559 pazienti provenienti da Stati Uniti, Cina, Giappone, India e Messico, ha dimostrato che il farmaco riduce significativamente i livelli di glucosio nel sangue e favorisce la perdita di peso.

I partecipanti con un livello iniziale di HbA1c pari all'8,0% hanno ottenuto una riduzione fino all'1,6% in 40 settimane con la dose massima del farmaco.

Oltre il 65% dei pazienti ha raggiunto un livello di glicemia inferiore al 6,5%, soglia raccomandata dall’American Diabetes Association.

Inoltre, come obiettivo secondario dello studio, è stata osservata una riduzione media del peso corporeo del 7,9% (16 libbre) senza raggiungere un "plateau", indicando la possibilità di una perdita di peso continua con l’uso prolungato.

Il farmaco ha mostrato una buona tollerabilità e gli effetti collaterali — come nausea, diarrea e dispepsia — sono stati per lo più lievi o moderati. Il tasso di interruzione del trattamento a causa di effetti avversi non ha superato l'8%.

Se l’orforglipron otterrà l’approvazione regolatoria, potrebbe rappresentare un’alternativa pratica agli agonisti GLP-1 iniettabili.

Secondo David Ricks, CEO di Eli Lilly, l’azienda è pronta ad avviare la produzione globale del farmaco senza interruzioni nelle forniture.

Ciò potrebbe avere un impatto significativo sul trattamento del diabete, che secondo le previsioni colpirà circa 760 milioni di persone entro il 2050.

In precedenza è stato riferito che un gruppo di ricercatori cinesi guidati dalla virologa Shi Zhengli ha scoperto un nuovo tipo di coronavirus in grado di entrare nelle cellule umane attraverso lo stesso recettore del virus SARS-CoV-2, responsabile del COVID-19.

È stato inoltre reso noto che in un laboratorio del Queensland, in Australia, sono scomparse 323 campioni di virus, tra cui ceppi pericolosi come Hendra, Lyssavirus e Hantavirus, fatto che ha portato a un’indagine governativa.

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