In Francia, una casa di un agente penitenziario è stata colpita da colpi d'arma da fuoco e auto incendiate in un parcheggio
A Lione, sconosciuti hanno lanciato una serie di attacchi contro il personale penitenziario: hanno sparato contro una casa, dato fuoco a delle auto e lasciato minacce.

Foto: facebook.com/SyndicatFoJustice
In Francia è stata segnalata una nuova ondata di violenza contro il personale del sistema penitenziario.
Nella notte tra il 20 e il 21 aprile, due auto appartenenti a dipendenti del carcere di Lione-Corbas sono state incendiate nel parcheggio dell’istituto. Tuttavia, l’episodio più preoccupante è stato l’attacco a una casa privata, scambiata erroneamente per l’abitazione di un agente penitenziario.
Come riportato dal sindacato Force Ouvrière – Justice, degli sconosciuti hanno sparato con un’arma da fuoco calibro 9 mm contro l’abitazione e vi hanno lanciato dei mortai.
Sul garage, gli aggressori hanno lasciato un graffito con il nome di un agente del carcere, convinti erroneamente di aver colpito la sua abitazione. In realtà, la vittima è stato un vicino, senza alcun legame con il sistema penitenziario.
Il sindacato ha condannato l’attacco definendolo codardo e vile, chiedendo misure di sicurezza immediate per tutti i dipendenti delle carceri.
Un comunicato simile è stato rilasciato anche dal ministro dell'Interno Gérald Darmanin, che ha promesso sostegno alle vittime e il massimo supporto da parte dello Stato.
Secondo Darmanin, questi attacchi sono un tentativo di esercitare pressione sullo Stato proprio mentre sta cercando di ristabilire l’ordine nelle carceri. Ha espresso fiducia nel fatto che la polizia individuerà rapidamente i responsabili.
In precedenza era stata segnalata una serie di attacchi mirati contro strutture penitenziarie in Francia: sono state incendiate auto, segnalate sparatorie nei pressi delle carceri e minacce rivolte al personale. Secondo le autorità, l’escalation è una reazione dei cartelli della droga agli sforzi dello Stato per ristabilire l’ordine negli istituti penitenziari.