14.07.2025 Italia
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Nuovo tipo di diabete riconosciuto ufficialmente: avviato lo sviluppo di protocolli globali

Al Congresso Mondiale IDF a Bangkok è stata annunciata un’iniziativa per studiare un nuovo tipo di diabete legato alla malnutrizione. Questo cambia la strategia globale nella lotta contro la malattia.

Olga Demidenko
Glucometro
Glucometro, foto illustrativa
Foto: pixabay.com

Al Congresso Mondiale IDF sul Diabete 2025 a Bangkok, il presidente della federazione Peter Schwarz ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro internazionale per sviluppare criteri di diagnosi e trattamento di un nuovo tipo di diabete – il diabete di tipo 5. L'informazione è stata pubblicata sul sito ufficiale della Federazione Internazionale del Diabete (IDF).

Questa malattia, legata alla malnutrizione cronica, è stata ufficialmente classificata come una forma distinta di diabete all'inizio dell'anno durante un incontro di esperti in India.

Il gruppo è guidato dalla dottoressa Meredith Hawkins (USA) e dal professor Nihal Thomas (India).

Si occuperanno della creazione di un registro globale dei pazienti, di moduli formativi per i medici e di linee guida terapeutiche.

Il diabete di tipo 5 colpisce prevalentemente giovani e persone magre provenienti da paesi a basso e medio reddito, in particolare in Asia e Africa, ed è caratterizzato da una grave carenza di insulina senza segni di insulino-resistenza.

Sebbene la malattia fosse nota fin dalla metà del XX secolo, è stata spesso confusa con altre forme di diabete. La nuova classificazione e il riconoscimento internazionale aprono la strada a cure più accessibili e personalizzate.

È stato inoltre riferito che Eli Lilly ha completato con successo i test sulla prima terapia orale al mondo a base di GLP-1, che riduce efficacemente la glicemia e favorisce la perdita di peso nei pazienti con diabete di tipo 2.

È stato anche reso noto che l'OMS ha organizzato esercitazioni internazionali per simulare un'epidemia virale, con la partecipazione di 15 paesi e oltre 350 esperti, per testare l’efficacia del Corpo Globale di Risposta alle Emergenze.