Dichiarata siccità nel nord dell'Inghilterra – meno acqua rispetto al 1984
Dopo la primavera più secca degli ultimi 69 anni, le autorità britanniche hanno dichiarato la siccità nel nord-ovest del Paese. Il livello dell’acqua nei fiumi e nei bacini diminuisce rapidamente e il caldo sta aggravando ulteriormente la crisi.

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Il governo del Regno Unito ha ufficialmente dichiarato lo stato di siccità nel nord-ovest dell’Inghilterra dopo una primavera eccezionalmente secca.
Secondo l’Agenzia per l’Ambiente (EA), marzo, aprile e l’inizio di maggio sono stati i mesi più secchi dal 1955. I fiumi si sono prosciugati, il livello delle falde acquifere è sceso e i bacini idrici hanno raggiunto livelli critici – più bassi rispetto alle grandi siccità del 1984, 1995 e 2022.
La dichiarazione dello stato di siccità comporta un maggiore controllo delle attività delle compagnie idriche. United Utilities, il principale operatore della regione, è tenuto a riparare le perdite, informare meglio i clienti e, se necessario, richiedere l’autorizzazione per ulteriori prelievi d’acqua.
Nonostante le piogge degli ultimi giorni, non sono state sufficienti a modificare la situazione. Le previsioni indicano un ulteriore aumento delle temperature, che potrebbe aggravare la carenza d’acqua.
La ministra delle risorse idriche Emma Hardy ha sottolineato che il governo sta monitorando la situazione e sta investendo nella resilienza del sistema idrico: sono in costruzione nove nuovi bacini, e le vecchie tubature vengono modernizzate per ridurre le perdite d’acqua del 17%.
Il 5 giugno si riunirà il Gruppo nazionale per la siccità, che valuterà la situazione in tutta l’Inghilterra, dove le condizioni meteorologiche restano irregolari.
In precedenza è stato riportato che l’Inghilterra sta vivendo una primavera eccezionalmente secca – la più secca da decenni. Dopo le abbondanti piogge del 2024, il clima è cambiato bruscamente: quasi nessuna precipitazione, fiumi in secca e autorità che avvertono di una grave siccità in arrivo.