13.07.2025 Italia
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Il G7 dichiara il diritto di Israele all'autodifesa e accusa l'Iran di destabilizzazione

I leader del G7 hanno rilasciato una dichiarazione forte sulla situazione in Medio Oriente. Hanno sostenuto Israele, condannato l’Iran e chiesto una de-escalation immediata del conflitto, incluso un cessate il fuoco a Gaza.

Olga Demidenko
Keir Starmer partecipa al vertice G7 in Canada, foto illustrativa
Foto: Number 10, CC BY 2.0

I leader del G7 hanno ribadito, in una dichiarazione congiunta, il loro sostegno a Israele in mezzo all’escalation in corso in Medio Oriente.

La dichiarazione è stata pubblicata il 17 giugno dopo consultazioni virtuali tra i capi di Stato. Nel documento si definisce l’Iran come “la principale fonte di instabilità e terrore” nella regione e si conferma che Teheran non deve ottenere armi nucleari.

Il G7 ha affermato che Israele ha il diritto di difendersi e di garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Allo stesso tempo, i leader hanno sottolineato l'importanza di proteggere i civili da entrambe le parti del conflitto.

I Paesi hanno anche chiesto un cessate il fuoco immediato a Gaza e una generale de-escalation delle tensioni nella regione.

Inoltre, il G7 ha espresso la volontà di coordinare le azioni per proteggere la stabilità dei mercati energetici globali nel caso in cui la crisi peggiori.

In precedenza era stato riportato che l’Unione Europea convocherà una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri il 17 giugno per discutere possibili misure volte a ridurre le tensioni e concordare un approccio comune per stabilizzare la situazione in Medio Oriente.