Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU convoca una riunione straordinaria su richiesta dell’Ucraina dopo gli attacchi russi
L’Ucraina ha ottenuto una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’ONU dopo nuovi attacchi russi, chiedendo maggiore pressione sul Cremlino e sostegno alla difesa aerea.

Foto: Trump White House Archived, PDM 1.0
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite terrà una riunione straordinaria la sera del 20 giugno, su iniziativa dell’Ucraina. La decisione arriva dopo massicci attacchi russi su Kyiv, che hanno causato numerose vittime civili e gravi danni alle infrastrutture.
Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha ringraziato la presidenza della Guyana e gli altri Paesi per aver sostenuto la richiesta.
Kyiv si aspetta una chiara condanna delle azioni russe da parte dei membri del Consiglio e chiede un aumento della pressione diplomatica. L’Ucraina reclama inoltre sistemi di difesa aerea aggiuntivi e determinazione politica per rispondere all’escalation della violenza.
Secondo Sybiha, sono trascorsi 100 giorni dall’adesione ucraina alla proposta di cessate il fuoco avanzata dagli Stati Uniti, ma Mosca continua a rifiutare la pace e colpisce deliberatamente obiettivi civili.
In un post sul social X, il ministro ha avvertito che l’aggressione russa minaccia non solo l’Europa, ma anche la sicurezza globale, citando la cooperazione tra Mosca, Teheran e Pyongyang.
Ricordiamo che nella notte del 19 giugno la Russia ha lanciato 440 droni e 32 missili contro l’Ucraina. Sotto attacco sono finite Kyiv, Odessa, Zaporižžja e altre cinque regioni. Nel distretto Solomjanskyj della capitale, un missile balistico ha distrutto l’ingresso di un edificio di nove piani.

Foto: Ministero dell’Interno ucraino / Telegram
Sybiha ha anche riferito che lo Stato Maggiore russo ha iniziato a formare riserve strategiche, fatto che indicherebbe un possibile ampliamento delle operazioni militari al di fuori dell’Ucraina.
Kyiv ha già condiviso queste informazioni con i partner internazionali e chiede sanzioni immediate, sottolineando che “Putin capisce solo la forza.”
Anche il capo dell’intelligence tedesca (BND), Bruno Kahl, ha avvertito che Mosca potrebbe testare la capacità di reazione della NATO.