16.07.2025 Italia
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Missione privata ha portato astronauti da India, Polonia e Ungheria sulla ISS

SpaceX ha lanciato in orbita un team internazionale di astronauti — con la missione Axiom-4, per la prima volta dopo decenni, rappresentanti di India, Polonia e Ungheria sono tornati nello spazio.

Olga Demidenko
Lancio del razzo, foto illustrativa
Foto: DLR_next, CC0 1.0

Il 26 giugno alle 2:31 (ora della costa orientale USA), è partita dal centro spaziale della NASA in Florida la missione privata Axiom-4. La navicella Dragon di SpaceX, con a bordo quattro astronauti, ha raggiunto con successo l’orbita e si prepara all’attracco con la Stazione Spaziale Internazionale.

Al comando della missione c’è l’ex astronauta NASA Peggy Whitson. Insieme a lei fanno parte dell’equipaggio l’indiano Shubhangshu Shukla, il polacco Slawosz Uznanski-Wisniewski e l’ungherese Tibor Kapu. Per tutti e tre i paesi si tratta del primo ritorno nello spazio da oltre 40 anni.

La missione è frutto di una collaborazione internazionale: NASA, l’agenzia spaziale indiana ISRO, e i programmi europei e ungheresi hanno unito le forze per la prima volta in una spedizione privata.

Nel corso delle prossime due settimane, l’equipaggio condurrà esperimenti in microgravità, progetti educativi e test commerciali.

Secondo Janet Petro, amministratrice ad interim della NASA, la missione dimostra la leadership degli Stati Uniti nello sviluppo di progetti spaziali commerciali e internazionali.

La missione realizza anche un accordo raggiunto tra Donald Trump e Narendra Modi — inviare il primo astronauta dell’ISRO sulla stazione.

In precedenza era stato segnalato che, a causa di una nuova perdita d’aria nel modulo russo Zvezda della ISS, NASA e Axiom hanno deciso di posticipare il lancio della missione Ax-4, mettendo a rischio non solo il calendario di volo, ma anche il primo viaggio dell’astronauta polacco Slawosz Uznanski-Wisniewski e gli esperimenti scientifici previsti.