Oggetto non identificato entrato nello spazio aereo polacco, forse un missile da combattimento
I radar polacchi hanno rilevato un oggetto non identificato che è entrato nel loro spazio aereo dal territorio dell'Ucraina
Oggi 29 dicembre, un oggetto non identificato al momento è entrato nello spazio aereo polacco attraverso il confine con l'Ucraina.
Dal momento del suo ingresso nello spazio aereo fino al momento in cui è scomparso dai radar, il suo movimento è stato tracciato dal sistema di difesa aerea polacco. Le Forze Armate polacche hanno confermato queste informazioni.
Dopo aver rilevato l'oggetto, il comandante delle Forze Armate polacche ha adottato le misure necessarie, impiegando truppe e mezzi disponibili secondo la procedura stabilita.
Yuriy Ignat, rappresentante delle Forze Aeree dell'Ucraina, in risposta ai rapporti sull'oggetto non identificato entrato nello spazio aereo polacco dall'Ucraina, ha notato che questo non è un evento unico.
Secondo le sue parole, durante una maratona televisiva, incidenti simili, compresa la caduta di missili e droni nei territori di Romania e Polonia, si sono già verificati in passato.
Ignat ha indicato che ciò è il risultato di intensi attacchi nelle regioni ucraine di confine, comprese le regioni di Lviv e Ivano-Frankivsk.
Ha sottolineato che questi incidenti dovrebbero servire da segnale ai partner internazionali dell'Ucraina sulla necessità di rafforzare il paese con mezzi di difesa aerea, affinché l'Ucraina possa fungere da "scudo" tra l'aggressore e l'Europa, fornendo protezione sia a se stessa che ai paesi europei.
Il 29 dicembre 2023 la Russia ha effettuato raid aerei sulle principali città dell'Ucraina, inclusi Kiev, Kharkiv, Dnipro e Lviv.
Gli attacchi, con l'uso di droni e vari tipi di missili, hanno portato a significative distruzioni e vittime: 10 persone sono morte e circa 60 sono rimaste ferite. A Kharkiv, gli attacchi hanno causato la morte di una persona e ferito 11.
Le autorità ucraine hanno segnalato il decollo di 9 bombardieri strategici russi Tu-95MS, indicando la scala e il coordinamento dell'attacco.
Il Primo Ministro dell'Ucraina Denis Shmyhal e il Presidente Volodymyr Zelensky hanno condannato gli attacchi, ed è stato anche precisato che sono stati lanciati circa 122 missili e 36 droni.