17.09.2024 Italia
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Il Giappone intende introdurre un visto per "nomadi digitali": lavora e viaggia

Il Giappone ha annunciato il visto "nomade digitale" per stranieri provenienti da 49 paesi, che consente di lavorare a distanza e vivere nel paese fino a 6 mesi

Oleksandr Budariev
Giappone
Giappone, foto illustrativa / pexels.com

Il Giappone prevede di lanciare una nuova categoria di visto denominata "nomade digitale", che permetterà agli stranieri di lavorare da remoto, soggiornando nel paese fino a sei mesi.

Questa iniziativa, che partirà a marzo, sarà aperta ai cittadini di 49 paesi, inclusi quelli dell'UE, e offrirà l'opportunità unica di combinare il lavoro con l'esplorazione della diversità culturale e naturale del Giappone.

Nel tentativo di stimolare la crescita economica e migliorare l'influenza internazionale in un contesto di invecchiamento della popolazione, il Giappone sta aggiornando il suo approccio alla politica migratoria, registrando un numero record di lavoratori stranieri.

Per ottenere il "visto per nomadi digitali" è necessario soddisfare determinati criteri, come avere un reddito annuo di 10 milioni di yen e un'assicurazione sanitaria privata.

Il visto, che non consentirà di svolgere attività commerciali all'interno del paese o di affittare alloggi a lungo termine, offrirà la possibilità di soggiornare in Giappone per un periodo più lungo rispetto alla normale visita turistica, ma richiederà la partenza per il suo rinnovo.

Attualmente sono in corso la raccolta di commenti dal pubblico su questa proposta, con il lancio ufficiale previsto per la fine di marzo.

In precedenza, era stato riportato che la Francia offre un'opportunità unica agli stranieri di iniziare una nuova vita sul suo territorio con il visto "Passaporto per il Talento", aperto ad artisti, scienziati e investitori desiderosi di contribuire al paese, senza la necessità di conoscere il francese.