La Banca d'Inghilterra mantiene il tasso al 5,25%, in attesa di una riduzione dell'inflazione
La Banca d'Inghilterra ha mantenuto il tasso di interesse al 5,25%, in attesa di una riduzione dell'inflazione sotto il 2% a breve
Oggi, nella riunione, la Banca d'Inghilterra ha deciso di non modificare il tasso di interesse di base, lasciandolo al 5,25%.
Questo è il massimo dal 2008, che rimane invariato da settembre, dopo 14 aumenti consecutivi. Le aspettative degli analisti e del mercato sono state soddisfatte.
Dei nove membri del Comitato per la Politica Monetaria (MPC), solo Swati Dhingra, nota per la sua posizione accomodante, ha votato per una riduzione di 25 punti base.
La crescita dei prezzi al consumo a febbraio si è rallentata al 3,4% su base annua, il minimo da settembre 2021.
Anche l'inflazione di base è diminuita al 4,5%. Si prevede che l'inflazione scenderà sotto il 2% nel secondo trimestre, per poi aumentare leggermente.
La banca sottolinea la necessità di mantenere una rigorosa politica monetaria per stabilizzare l'inflazione al 2%.
Il Comitato per la Politica Monetaria non esclude aggiustamenti della politica per raggiungere questo obiettivo, monitorando attentamente gli indicatori economici.
La prossima riunione, prevista per il 9 maggio, porterà nuove previsioni economiche.
Il mercato si aspetta una riduzione dei tassi in agosto. Il tasso di cambio sterlina/dollaro è leggermente diminuito, mentre l'indice azionario FTSE 100 è cresciuto dell'1,5%.
In precedenza, il Sistema di Riserva Federale (Fed) ha confermato la sua decisione di mantenere il tasso di interesse chiave al livello precedente del 5,25-5,5%, in linea con le aspettative del mercato, con l'obiettivo di controllare contemporaneamente l'inflazione e mantenere il livello di occupazione.
Anche la Banca di Riserva dell'Australia ha deciso di mantenere il tasso di interesse chiave al 4,35%, soddisfacendo così le aspettative degli analisti e non apportando modifiche alla politica monetaria corrente.