Netanyahu cancella il viaggio negli USA a causa della risoluzione ONU su Gaza
Israele rifiuta il viaggio della delegazione negli USA dopo la risoluzione ONU per un cessate il fuoco a Gaza, le azioni belliche sono attive

Benjamin Netanyahu, il Primo Ministro di Israele, ha deciso di non inviare la delegazione israeliana negli Stati Uniti.
Questa decisione è stata presa alla luce del sostegno del Consiglio di Sicurezza dell'ONU per un progetto di risoluzione che chiede un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza durante il Ramadan.
È interessante notare che gli Stati Uniti si sono astenuti dal voto su questa questione, non utilizzando il loro diritto di veto, come aveva avvertito Netanyahu.
Egli ha affermato che, in assenza di un veto da parte degli USA, non avrebbe inviato nel paese la sua delegazione, guidata dal Ministro per le Questioni Strategiche, Ron Dermer.
Questa decisione è stata commentata dal consigliere della Casa Bianca, John Kirby, che ha espresso delusione e sottolineato che gli USA sperano ancora di raggiungere la pace attraverso lo scambio di ostaggi.
Funzionari statunitensi si sono espressi sulla situazione: la rappresentante permanente degli USA all'ONU, Linda Thomas-Greenfield, ha indicato l'assenza di una condanna delle azioni di Hamas nella risoluzione e ha enfatizzato che la risoluzione non ha forza legale.
L'operazione a Gaza continua
Nel frattempo, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno riferito di azioni belliche in corso contro Hamas, in particolare nella città di Khan Yunis e attorno agli ospedali "Al-Amal" e "Nasser", dove sono state distrutte forze nemiche significative.
Durante le operazioni nella città di Gaza, presso l'ospedale "Al-Shifa", i militari hanno trovato armi e hanno eliminato combattenti di Hamas travestiti da personale medico.
Le unità speciali "Maglan" e "Egoz" continuano le operazioni contro Hamas, utilizzando informazioni di intelligence precise sull'abuso dell'infrastruttura civile per scopi militari.
Nell'ambito della lotta contro il contrabbando di armi nella Cisgiordania, le IDF e lo "Shin-Bet" hanno interrotto un tentativo dell'Iran di introdurre armi nella regione, inclusi razzi e esplosivi.
Dall'inizio delle azioni belliche a Gaza sono stati consegnati oltre 18.500 camion di aiuti, nonostante i casi di saccheggio.
Negoziati per lo scambio di ostaggi
La discussione su un possibile scambio di prigionieri palestinesi con ostaggi israeliani continua, nonostante il precedente rifiuto di Hamas delle offerte di scambio e le accuse agli USA di aver sabotato i negoziati.
Husam Badran di Hamas ha condannato il ruolo degli USA nei negoziati e ha accusato Netanyahu di ingannare le famiglie degli ostaggi, sottolineando la mancanza di interesse a raggiungere un accordo.
L'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 ha causato significative perdite da entrambe le parti: oltre 1.200 persone sono morte in Israele, e 32.333 persone nella Striscia di Gaza, secondo i servizi sanitari palestinesi.
Israele continua le sue azioni militari in risposta all'attacco, utilizzando attivamente informazioni sull'abuso da parte di Hamas delle infrastrutture civili per condurre operazioni militari.