La Corte Suprema degli Stati Uniti ha riconosciuto l'immunità parziale degli ex presidenti dalla persecuzione penale
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che gli ex presidenti hanno un'immunità parziale dalla persecuzione penale per le azioni ufficiali compiute durante il mandato presidenziale.

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che Donald Trump non può essere ritenuto penalmente responsabile per le azioni compiute durante il suo mandato presidenziale, ma può essere perseguito per atti personali.
La corte ha riconosciuto agli ex presidenti l'immunità parziale dalla persecuzione penale, riporta Reuters.
Riconoscimento dell'immunità per gli ex presidenti
In una decisione presa con un margine di 6-3, il giudice capo John Roberts ha annullato la sentenza di un tribunale inferiore che negava a Trump l'immunità dalle accuse penali relative ai suoi tentativi di annullare i risultati delle elezioni del 2020.
Sei giudici conservatori hanno costituito la maggioranza, mentre tre giudici liberali hanno dissentito.
Rinvio del caso per ulteriore revisione
Il caso Trump sarà rinviato ai tribunali inferiori per ulteriori revisioni. La Corte Suprema ha anche stabilito che Trump ha l'immunità assoluta per i suoi colloqui con il Dipartimento di Giustizia, ma altri aspetti del caso richiedono ulteriori considerazioni.
Trump, candidato repubblicano alla presidenza nelle elezioni del 2024, ha accolto questa decisione come una "grande vittoria per la costituzione e la democrazia".
Il processo giudiziario relativo alle accuse di interferenza elettorale è ora improbabile che si concluda prima delle elezioni.
Opinioni e critiche
Il giudice Sonia Sotomayor, nella sua opinione dissenziente, ha dichiarato che la decisione "perverte il principio che nessuno è al di sopra della legge, che è fondamentale per la nostra costituzione". Ha aggiunto che questa decisione "cambia l'istituzione della presidenza". I critici ritengono che questa sentenza potrebbe ritardare il processo giudiziario e rendere più difficile ritenere gli ex presidenti responsabili delle loro azioni.
Il senatore repubblicano JD Vance, possibile candidato alla vicepresidenza di Donald Trump, ha dichiarato che la decisione della Corte Suprema sull'immunità è una grande vittoria per Trump e per lo stato di diritto, che potrebbe distruggere il caso di Jack Smith contro l'ex presidente.
Il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer ha condannato la decisione della Corte Suprema, definendola un "giorno triste per la democrazia". Ha sottolineato che nessuno, compreso il presidente, dovrebbe essere al di sopra della legge.
Altri democratici, tra cui Pramila Jayapal e Frederica Wilson, hanno espresso indignazione, accusando la "Corte Suprema estremamente di destra" di minare il principio di uguaglianza davanti alla legge e di ridurre la responsabilità del presidente per atti criminali.