03.12.2024 Italia
1014 giorno dall'invasione barbarica dell'Ucraina

Il Canada ha imposto sanzioni contro la Bielorussia: nel mirino il figlio minore di Lukashenko e le aziende statali

Il Canada ha ampliato le sanzioni contro la Bielorussia nell'anniversario delle elezioni del 2020, includendo nella lista il figlio minore di Lukashenko e le principali aziende statali.

Oleksandr Budariev
Alexander Lukashenko e Mélanie Joly, collage / Foto: OSCE Parliamentary Assembly, CC BY-SA 2.0, President Of Ukraine, CC0 1.0

Il Canada ha ampliato le sanzioni contro la Bielorussia, annunciando nuove restrizioni nell'anniversario delle elezioni presidenziali falsificate del 2020.

Il Ministro degli Esteri canadese Mélanie Joly ha annunciato l'inclusione nella lista delle sanzioni di dieci persone bielorusse e sei organizzazioni coinvolte in violazioni dei diritti umani e nel sostegno all'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina.

Le sanzioni sono una risposta alle sistematiche violazioni dei diritti umani commesse dal regime di Alexander Lukashenko e al suo sostegno alla guerra illegale della Russia contro l'Ucraina.

Tra le persone colpite dalle sanzioni ci sono giudici che, secondo le autorità canadesi, hanno emesso sentenze arbitrarie contro cittadini che esprimevano dissenso sui risultati delle elezioni del 2020. Queste sentenze sono state utilizzate come strumento di repressione contro l'opposizione e la società civile in Bielorussia.

Particolare attenzione è stata posta sull'inclusione nella lista delle sanzioni del figlio minore di Lukashenko, Nikolai. Questo passo, secondo gli analisti, sottolinea come il Canada consideri la famiglia Lukashenko parte dell'apparato autoritario responsabile della repressione della democrazia e dei diritti umani nel paese.

Nella lista delle sanzioni sono state incluse anche aziende che partecipano alla produzione e alla riparazione di attrezzature militari utilizzate dalle forze russe durante l'invasione dell'Ucraina.

Tra queste figurano aziende statali chiave come la Fabbrica Elettrica di Minsk, l'Ufficio Progettazione "Display", l'Istituto di Ricerca Scientifica di Strumentazione di Minsk, l'Istituto di Ricerca Scientifica di Macchine per il Calcolo Elettronico, nonché "Planar" e "Gomselmash".

Queste aziende, secondo le autorità canadesi, hanno giocato un ruolo importante nel fornire all'esercito russo l'attrezzatura e la tecnologia necessarie.

I governi del Canada, dell'UE, del Regno Unito e degli Stati Uniti hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui esprimono sostegno al popolo bielorusso, che continua a lottare per il cambiamento democratico e i diritti umani nonostante la repressione seguita alle controverse elezioni presidenziali del 2020.

Hanno confermato che le sanzioni imposte mirano a ritenere il regime di Lukashenko responsabile.

Hanno inoltre chiesto il rilascio immediato di tutti i prigionieri politici e hanno sottolineato la loro disponibilità a considerare ulteriori misure, comprese le sanzioni, per fermare il sostegno al regime di Lukashenko, soprattutto a causa della guerra della Russia contro l'Ucraina.