10.09.2024 Italia
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Pavel Durov arrestato in Francia: divieto di espatrio e commenti di Putin

Le autorità francesi hanno limitato la libertà di movimento del fondatore di Telegram, Pavel Durov, vietandogli di lasciare il paese fino a marzo 2025.

Olga Demidenko
Pavel Durov
Pavel Durov
Foto: facebook.com/durov/

Al fondatore di Telegram, Pavel Durov, è stato vietato di lasciare la Francia per sei mesi, fino a marzo 2025. Secondo il giornale francese Paris Match, le autorità locali hanno imposto restrizioni al suo espatrio nell'ambito di un'indagine in corso.

Il tribunale ha inoltre obbligato il miliardario a pagare una cauzione di cinque milioni di euro, di cui un milione deve essere versato immediatamente, mentre il resto in rate mensili nei successivi cinque mesi.

L'incidente ha suscitato un ampio dibattito pubblico. Le Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione dal punto di vista dei diritti umani, sottolineando che qualsiasi limitazione della libertà di espressione deve essere proporzionata.

I rappresentanti dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite hanno dichiarato che intendono pubblicare un documento con criteri per valutare tali situazioni.

Vladimir Putin ha anche commentato la situazione per la prima volta, affermando di non essere a conoscenza del luogo in cui si trovava Durov e di non aver avuto contatti con lui negli ultimi anni.

Ha menzionato che aveva incontrato l'imprenditore "molti anni fa" e che non sapeva che si trovasse in Francia o a Dubai.

Putin ha inoltre dichiarato che la Russia non ha alcuna rivendicazione nei confronti del fondatore di Telegram, nonostante l'uso della piattaforma da parte di malintenzionati.

In precedenza avevamo riportato dettagli sull'arresto di Pavel Durov in Francia a causa di un'indagine sulle attività di Telegram.