La Svizzera ha modificato i confini con l'Italia e la Francia a causa dello scioglimento dei ghiacciai e della costruzione
La Svizzera ha corretto i propri confini con l'Italia a causa dello scioglimento dei ghiacciai, mentre con la Francia per la costruzione di una nuova linea tranviaria e il ripristino dei fiumi a Ginevra.
La Svizzera ha apportato modifiche ai suoi confini con l'Italia e la Francia, legate a due fattori distinti, secondo quanto riportato da Swissinfo.
Nell'area di Tête Grise e Plateau Rosa, al confine italo-svizzero, lo scioglimento dei ghiacciai ha cambiato i riferimenti naturali che in precedenza delimitavano il confine.
I ghiacciai, che stanno sciogliendosi attivamente a causa dei cambiamenti climatici, hanno influenzato le variazioni territoriali, e nel maggio 2023 le commissioni di Svizzera e Italia hanno concordato un nuovo progetto che tiene conto degli interessi di entrambe le parti.
Con la Francia, i cambiamenti sono legati a progetti infrastrutturali nel cantone di Ginevra. La costruzione di una nuova linea tranviaria, che collega il comune di Perly-Certoux a Bardonnex, ha richiesto una correzione del confine.
La Francia e la Svizzera si scambieranno parti uguali di terreno. Inoltre, le modifiche hanno riguardato il ripristino dei fiumi Hermance e Foron, il che ha avuto un impatto anche sulla linea di confine.
Queste piccole correzioni sono state formalizzate nel quadro degli accordi con Roma e Parigi, che il governo svizzero può stipulare autonomamente.
In precedenza, Svizzera e Italia avevano preso decisioni sulla revisione dei loro confini, che attraversano le Alpi, a causa dello scioglimento dei ghiacciai.
Il confine, inizialmente stabilito nel 1941 lungo il crinale dei ghiacciai, era stato definito descrittivamente e tramite mappe. Tuttavia, i cambiamenti climatici globali hanno portato a un rapido scioglimento dei ghiacciai, causando lo spostamento dei confini di 100-150 metri.
Con uno sforzo congiunto nel 2005-2006, i due paesi hanno condotto una rivalutazione dei confini utilizzando la fotogrammetria per fissare le nuove linee di spartiacque.
Nel 2009, l'Italia ha ufficialmente riconosciuto la mobilità dei confini, mentre la Svizzera ha accettato le modifiche senza l'intervento legislativo.