Арresto di Yoon Suk-yeol: migliaia di poliziotti contro la sicurezza del presidente della Corea del Sud
Il 15 gennaio le autorità della Corea del Sud hanno arrestato il presidente Yoon Suk-yeol, inviando migliaia di poliziotti alla sua residenza.

Foto: U.S. Secretary of Defense, CC BY 2.0
Mercoledì 15 gennaio, il presidente destituito della Corea del Sud, Yoon Suk-yeol, è stato arrestato nella sua residenza dopo un'ampia operazione di polizia, come riportato da DW.
Secondo i rapporti della polizia, più di tremila agenti delle forze dell'ordine sono stati inviati alla villa di Yoon per eseguire l'arresto. Centinaia di sostenitori del presidente hanno cercato di impedire il fermo, ma ciò non ha fermato l'azione delle autorità.
Yoon Suk-yeol, precedentemente accusato di guidare una rivolta e di abuso di potere, ha dichiarato dopo l'arresto che "lo stato di diritto nel paese è completamente crollato". Ha inoltre sottolineato di aver accettato di essere interrogato per evitare un'escalation della violenza.
Il mandato di arresto per Yoon era stato emesso dal Tribunale Distrettuale Occidentale di Seul già il 31 dicembre, dopo che aveva ignorato tre volte le convocazioni per le indagini. Questo è un evento storico, poiché per la prima volta in Corea del Sud viene emesso un mandato di arresto per un presidente in carica.
Gli avvocati di Yoon hanno confermato che sarà interrogato dagli investigatori dell'Ufficio per le indagini sulla corruzione tra alti funzionari (CIO).
Il Partito Democratico d'opposizione "Toburo" ha definito questo evento un passo importante verso il ripristino della democrazia e della giustizia nel paese.
Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk-yeol, sospeso dalle sue funzioni dopo l'impeachment, ha dichiarato mercoledì che l'introduzione della legge marziale "non è un crimine".
Questa dichiarazione è stata fatta in una lettera scritta a mano pubblicata sui social media poche ore dopo il suo arresto per essere interrogato sul caso di rivolta.
Yoon ha spiegato che la sua decisione del 3 dicembre era motivata dalla necessità di "superare una crisi nazionale", sottolineando che la legge marziale è una parte delle prerogative presidenziali.
Ha inoltre criticato l'impeachment avviato dal parlamento il 14 dicembre, definendolo "assurdo" e basato su un'errata interpretazione della legge.
Inoltre, Yoon ha condannato l'opposizione per la recente rimozione delle accuse di rivolta nel contesto dell'impeachment, definendolo "una frode". Nonostante la convocazione per testimoniare, ha rifiutato di partecipare all'indagine.
In precedenza, è stato riportato che l'intelligence sudcoreana ha dichiarato che Kim Jong-un intende consegnare droni d'attacco alla Russia, rappresentando una nuova minaccia che potrebbe aggravare le tensioni internazionali.
È stato inoltre reso noto che una nevicata record negli ultimi 117 anni ha paralizzato Seul, causando caos sulle strade, interruzioni di corrente di massa e numerosi incidenti, mentre le autorità avvertono di possibili nuove precipitazioni nei prossimi giorni.