Guerra commerciale: gli Stati Uniti impongono dazi contro il Canada, Ottawa risponde con misure severe
A partire dal 4 febbraio 2025, gli Stati Uniti introdurranno nuove tariffe sui prodotti canadesi, accusando Ottawa di una lotta insufficiente contro il traffico di droga. Il Canada ha già annunciato contromisure.

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un decreto per l’introduzione di dazi del 25% sui beni provenienti dal Canada a partire dal 4 febbraio 2025, come annunciato dalla Casa Bianca.
Questa decisione fa parte di un regime di emergenza ampliato legato alla diffusione del fentanyl e di altre sostanze vietate.
Secondo Trump, il Canada non sta adottando misure sufficienti per contrastare il traffico di droga, il che porta a un aumento della mortalità negli Stati Uniti.
Il documento afferma che attraverso il confine settentrionale degli Stati Uniti penetrano gruppi criminali impegnati nel traffico di sostanze vietate, inclusi cartelli messicani che hanno stabilito laboratori in Canada.
Trump ha anche avvertito che, in caso di misure economiche di ritorsione da parte di Ottawa, gli Stati Uniti potrebbero ampliare l'elenco dei beni soggetti a dazi. Secondo lui, l'unica possibilità di revoca dei dazi sarà la cooperazione attiva del Canada nella lotta contro il traffico di droga.
La decisione ha già suscitato preoccupazione tra le autorità e le imprese canadesi. Gli esperti avvertono che le nuove tariffe potrebbero danneggiare il commercio bilaterale, il cui volume supera i 700 miliardi di dollari all'anno.
Da parte sua, il Ministro delle Finanze e delle Relazioni Intergovernative del Canada, Dominic LeBlanc, ha annunciato l'introduzione di dazi di ritorsione sulle importazioni dagli Stati Uniti, come riportato sul sito ufficiale del governo canadese.
A partire dal 4 febbraio 2025 entrerà in vigore la prima fase, che riguarderà beni per un valore di 30 miliardi di dollari. Tra i prodotti soggetti a dazi ci saranno bevande, cosmetici, prodotti cartacei e altri beni.
Questa decisione è stata presa in risposta all’introduzione unilaterale da parte degli Stati Uniti di tariffe ingiustificate sui prodotti canadesi. Le autorità canadesi hanno sottolineato che non intendono restare passive di fronte alle azioni di Washington e sono pronte a difendere i propri interessi economici.
La seconda fase prevede dazi aggiuntivi su beni statunitensi per un valore di 125 miliardi di dollari. L'elenco comprende automobili, acciaio, alluminio, prodotti a base di carne e latticini, nonché articoli del settore aeronautico.
Prima della conferma definitiva, l'elenco sarà sottoposto a consultazioni pubbliche per un periodo di 21 giorni.
Le restrizioni non si applicheranno alle merci in transito al momento dell'entrata in vigore delle nuove normative. La decisione rimarrà in vigore fino alla revoca dei dazi statunitensi. L'elenco completo dei beni interessati è stato pubblicato sul sito dell'Agenzia delle Dogane Canadesi.
Il governo canadese ha inoltre sviluppato un meccanismo di compensazione per le imprese al fine di ridurre l'impatto sulle aziende locali.
Le autorità non escludono ulteriori misure nel caso in cui gli Stati Uniti continuino la pressione economica. Il Canada rimane aperto ai negoziati, ma è fermamente deciso a proteggere i propri interessi economici.
In precedenza è stato riferito che il Canada investirà 1,3 miliardi di dollari per rafforzare la sicurezza al confine con gli Stati Uniti, implementando droni, nuove tecnologie e misure contro l'immigrazione illegale.
È stato inoltre reso noto che, dopo la dichiarazione di Donald Trump secondo cui il Canada dovrebbe diventare il 51º stato degli Stati Uniti, il paese ha rafforzato le misure di sicurezza al confine, nonostante le affermazioni di Trump sui potenziali benefici economici.