19.02.2025 Italia
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La Cina introduce nuovi dazi sui prodotti statunitensi in risposta alle restrizioni commerciali

A partire dal 10 febbraio, la Cina imporrà dazi aggiuntivi su carbone, gas e prodotti petroliferi provenienti dagli Stati Uniti. La decisione è una risposta alle restrizioni americane legate al controllo del fentanil.

Olga Demidenko
Xi Jinping
Xi Jinping, foto illustrativa
Foto: Foreign, Commonwealth & Development Office, CC BY 2.0

La Cina ha annunciato l'introduzione di nuovi dazi sui prodotti americani a partire dal 10 febbraio, come riportato da Yahoo.

Il Ministero delle Finanze cinese ha dichiarato che le tariffe saranno del 15% su carbone e gas naturale, mentre petrolio, macchinari agricoli, veicoli ad alte emissioni e pick-up saranno soggetti a un dazio del 10%.

Queste misure sono una risposta alla recente decisione degli Stati Uniti di imporre un dazio del 10% sui beni cinesi, motivandola con un presunto controllo inadeguato di Pechino sulla diffusione del fentanil.

Le autorità cinesi hanno definito l'azione unilaterale di Washington una violazione delle regole dell'OMC e hanno affermato che tali misure complicano ulteriormente la cooperazione economica tra i due Paesi.

Inoltre, Pechino ha inasprito il controllo sulle esportazioni di minerali chiave come tungsteno, tellurio, bismuto, molibdeno e indio.

Sono state colpite anche le aziende americane PVH e Illumina, che secondo il Ministero del Commercio cinese avrebbero discriminato le imprese cinesi.

L'escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina mette a rischio le catene di approvvigionamento globali e potrebbe avere un impatto sull'economia mondiale, avvertono gli esperti.

In precedenza era stato riportato che, dal 4 febbraio 2025, gli Stati Uniti aumenteranno i dazi sui beni canadesi, giustificando la decisione con una presunta inefficacia di Ottawa nella lotta contro il traffico di droga, mentre il Canada sta preparando una dura risposta.

È stato inoltre riferito che Donald Trump ha affermato che la Spagna si è unita ai BRICS, un'affermazione non corrispondente alla realtà, minacciando di imporre dazi del 100%, il che ha suscitato un ampio dibattito.