Tribunale negli Stati Uniti ha bloccato l'ordine esecutivo di Trump sulla revoca della cittadinanza per nascita
Un giudice federale ha vietato l'esecuzione dell'ordine esecutivo di Trump che revoca il diritto alla cittadinanza per nascita, definendolo in contrasto con il 14° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti.

Foto: Gage Skidmore, CC BY-SA 2.0
Il giudice federale Deborah Boardman ha emesso mercoledì una sentenza che blocca l'ordine esecutivo di Donald Trump che revoca il diritto alla cittadinanza per nascita, secondo quanto riportato da CNN.
Secondo lei, questo ordine «contrasta con il 14° emendamento» e con un precedente della Corte Suprema di 125 anni.
L'ordine è stato firmato da Trump il 20 gennaio, il giorno del suo insediamento. Il documento vieta la concessione della cittadinanza ai bambini nati negli Stati Uniti da genitori immigrati irregolari o stranieri con soggiorno temporaneo.
Le controversie legali sono iniziate quasi immediatamente dopo la firma, e pochi giorni dopo il tribunale ha già sospeso l'efficacia dell'ordine.
I querelanti nel caso erano cinque donne incinte i cui figli potevano essere colpiti dall'ordine, oltre a due organizzazioni per i diritti dei migranti. Il tribunale ha stabilito che la decisione deve avere effetto a livello nazionale, poiché riguarda migliaia di famiglie.
Gli attivisti per i diritti umani hanno accolto con favore la decisione di Boardman, affermando che impedirà un «caos legale» per le famiglie in attesa della nascita dei loro figli.
L'amministrazione Trump ha dichiarato che farà appello alla Corte d'Appello e che la questione probabilmente arriverà alla Corte Suprema.
Gli esperti legali sottolineano che l'ordine di Trump è in contrasto con la consolidata interpretazione del 14° emendamento, secondo la quale chiunque nasca sul territorio degli Stati Uniti è cittadino del paese.
Il giudice Boardman ha sottolineato che la sua decisione si basa sulla Costituzione e non su preferenze politiche.
In precedenza è stato riportato che Donald Trump ha proposto di inviare truppe americane a Gaza, di trasferire i suoi abitanti e di costruire un «paradiso economico» controllato dagli Stati Uniti sulle macerie degli edifici distrutti.
Si è anche appreso che la Spagna ha reagito alla falsa dichiarazione di Donald Trump sulla sua adesione ai BRICS e alla sua minaccia di introdurre tariffe del 100%, suscitando un'ampia risonanza.