Sanzioni USA contro la Corte Penale Internazionale per il mandato di arresto di Netanyahu
Donald Trump ha annunciato sanzioni contro i funzionari della CPI, affermando che la corte minaccia la sovranità degli Stati Uniti e di Israele cercando di arrestare politici israeliani.

Foto: Michael Vadon, CC BY 2.0
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per imporre sanzioni contro la Corte Penale Internazionale (CPI) dopo che il tribunale ha emesso un mandato di arresto nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. L'informazione è stata pubblicata sul sito web della Casa Bianca.
Il documento prevede il blocco dei beni e il divieto di ingresso negli Stati Uniti per i funzionari della CPI e i loro familiari.
Trump ha definito le azioni della corte "illegali e infondate", affermando che la CPI non ha giurisdizione sui cittadini statunitensi e israeliani, poiché entrambi i paesi non sono firmatari dello Statuto di Roma.
Secondo lui, i mandati di arresto rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, poiché creano un precedente pericoloso per i militari e i diplomatici americani.
Gli Stati Uniti si aspettano inoltre che i loro alleati si oppongano alle decisioni della CPI. Il documento afferma che Washington è pronta a prendere "misure severe e tangibili" contro i giudici e i funzionari del tribunale, comprese la congelazione dei beni e la revoca dei visti.
Entro 60 giorni, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti presenterà un elenco delle persone soggette alle sanzioni.
In precedenza, la CPI aveva avviato un'indagine preliminare sui possibili crimini di guerra di Israele nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Israele respinge le accuse, affermando che il suo esercito opera nel rispetto del diritto internazionale.
L'introduzione delle sanzioni dimostra la determinazione degli Stati Uniti a proteggere Israele da procedimenti giudiziari da parte di organismi internazionali.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha pubblicamente ringraziato Donald Trump per il suo ordine contro la CPI. Sui social media ha scritto: "Grazie, presidente Trump, per il vostro coraggioso ordine esecutivo. Proteggerà l'America e Israele da una corte corrotta".
Secondo lui, la CPI sta conducendo una campagna contro Israele e l'ordine di Trump è un passo importante per proteggere la sovranità e le forze armate di entrambi i paesi.
Il documento vieta la cooperazione con il tribunale e impone sanzioni contro i suoi funzionari che indagano sugli Stati Uniti e su Israele.
A sua volta, la Corte Penale Internazionale (ICC) ha condannato l'ordine degli Stati Uniti di imporre sanzioni contro i suoi funzionari, affermando che ciò mina l'indipendenza del sistema giudiziario. La dichiarazione è stata pubblicata sul sito web della CPI.
La decisione degli Stati Uniti, annunciata a Washington, è volta a esercitare pressioni sulla corte per le indagini sui crimini. La CPI ha affermato che continuerà il suo lavoro per garantire giustizia alle vittime di atrocità.
Il tribunale ha invitato i 125 stati membri e l'opinione pubblica a unirsi per difendere i diritti umani.
In precedenza è stato riferito che Donald Trump aveva proposto di schierare truppe americane a Gaza, trasferire i suoi abitanti, demolire gli edifici distrutti e trasformare il territorio in un "paradiso economico" sotto il controllo degli Stati Uniti.
Inoltre, è emerso che un tribunale federale degli Stati Uniti ha bloccato l'ordine esecutivo di Donald Trump per l'abolizione della cittadinanza per nascita, affermando che viola il 14° emendamento della Costituzione.