20.03.2025 Italia
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Scandalo negli USA: i sindacati fanno causa a Trump per la liquidazione di USAID

I sindacati dei diplomatici americani e dei dipendenti di USAID hanno presentato una causa contro l'amministrazione Trump, chiedendo di fermare la liquidazione dell'agenzia e di sbloccare gli aiuti.

Olga Demidenko
Aiuti umanitari di USAID
Aiuti umanitari di USAID, foto illustrativa
Foto: William Brehm, CC BY 2.0

Giovedì sera, i sindacati dei diplomatici e dei dipendenti dell'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) hanno presentato una causa presso il tribunale federale di Washington contro l'amministrazione di Donald Trump.

Essi chiedono di dichiarare illegali i tentativi di chiudere l'agenzia e di congelare gli aiuti finanziari.

Secondo i querelanti, la liquidazione di USAID ha causato una crisi umanitaria globale, la perdita di migliaia di posti di lavoro negli Stati Uniti e una minaccia alla sicurezza nazionale. Sottolineano che lo scioglimento dell'agenzia può avvenire solo con l'approvazione del Congresso e che le azioni dell'amministrazione violano la legge.

Il ricorso legale richiede l'immediata cessazione della politica di licenziamenti di massa, il ripristino dei finanziamenti e la ripresa delle attività dell'agenzia.

Tuttavia, il Dipartimento di Stato ha già approvato le liste dei dipendenti che rimarranno in servizio: delle 600 candidature proposte, ne sono state accettate meno di 300.

I dipendenti di USAID definiscono la situazione catastrofica. Nell'ufficio per il Medio Oriente, dopo i massicci licenziamenti, rimarranno solo 21 persone, mentre nell'ufficio per l'Africa ne resteranno 12.

I lavoratori dell'agenzia, temendo ritorsioni, dichiarano anonimamente che un personale così ridotto non sarà in grado di svolgere nemmeno i compiti di base.

Ricordiamo che il 3 febbraio 2025 è scoppiato un nuovo scandalo attorno all'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID), con informazioni pubblicate sul sito web della Casa Bianca.

Per decenni, l'organizzazione, finanziata dal bilancio degli Stati Uniti, ha speso milioni di dollari in progetti dalla dubbia efficacia e giustificazione morale.

Tra le spese recenti figurano 1,5 milioni di dollari per la promozione dell'inclusività nei luoghi di lavoro in Serbia, 70.000 dollari per la creazione di un musical DEI in Irlanda e 47.000 dollari per la messa in scena di un'"opera transgender" in Colombia.

In America Latina, USAID ha destinato 2 milioni di dollari a interventi di cambio di sesso e all'attivismo LGBT in Guatemala e ha finanziato la pubblicazione di un "fumetto transgender" in Perù per 32.000 dollari.

Tuttavia, particolare indignazione hanno suscitato i dati relativi a centinaia di milioni di dollari destinati al sostegno dei sistemi di irrigazione e dei fertilizzanti in Afghanistan, che, secondo gli esperti, favoriscono la produzione di eroina controllata dai talebani.

Inoltre, l'amministrazione Trump afferma che l'agenzia USAID ha finanziato EcoHealth Alliance, coinvolta nella ricerca sui virus nel laboratorio di Wuhan.

L'amministrazione di Donald Trump ha già dichiarato di voler porre fine a questa distribuzione di fondi, promettendo riforme rigorose in USAID.

In precedenza, è stato riferito che la Casa Bianca intende cancellare gli abbonamenti a Politico, per i quali sono stati spesi milioni di dollari, nell'ambito dell'iniziativa di Trump per la riduzione della spesa pubblica, secondo quanto riferito dal portavoce della Casa Bianca.

È stato inoltre reso noto che il servizio postale statunitense ha sospeso l'accettazione di pacchi dalla Cina dopo l'introduzione delle nuove tariffe di Trump, che hanno revocato l'importazione duty-free di beni a basso costo.

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