15.03.2025 Italia
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Gli Stati Uniti sospendono le indagini sulla legge anticorruzione FCPA per 180 giorni

Il Presidente degli Stati Uniti ha firmato un ordine esecutivo che limita temporaneamente l'applicazione del Foreign Corrupt Practices Act (FCPA), citando una minaccia alla sicurezza economica del paese.

Olga Demidenko
Donald Trump
Donald Trump, foto illustrativa
Foto: Gage Skidmore, CC BY-SA 2.0

Il Presidente degli Stati Uniti ha firmato un ordine che introduce una moratoria di sei mesi su nuove indagini e procedimenti relativi al Foreign Corrupt Practices Act (FCPA), come riportato sul sito web della Casa Bianca.

Questa legge, approvata nel 1977, mira a combattere la corruzione delle aziende americane all'estero, ma secondo l'amministrazione, la sua applicazione attuale ostacola gli interessi di politica estera del paese.

Secondo l'ordine esecutivo, il procuratore generale degli Stati Uniti avrà 180 giorni per rivedere i principi di indagine e perseguimento in base all'FCPA.

Durante questo periodo, non saranno avviati nuovi procedimenti, mentre le indagini già aperte saranno riesaminate. Le eccezioni saranno possibili solo su decisione personale del capo del Dipartimento di Giustizia.

La Casa Bianca ha giustificato questa misura con la necessità di proteggere la sicurezza nazionale e la competitività globale delle imprese americane.

Le autorità ritengono che un controllo eccessivo sulle attività commerciali all'estero crei ostacoli a transazioni strategicamente importanti, inclusi l'accesso a risorse critiche e infrastrutture.

Se, al termine della revisione, si determinerà che i casi precedentemente avviati hanno superato i limiti di un'applicazione ragionevole dell'FCPA, il Dipartimento di Giustizia adotterà misure correttive. La moratoria potrà essere prorogata per altri 180 giorni se il procuratore generale lo riterrà opportuno.

In precedenza, è stato riportato che negli Stati Uniti è scoppiato uno scandalo: i sindacati dei diplomatici e dei dipendenti dell'USAID hanno intentato una causa contro l'amministrazione Trump, chiedendo l'annullamento della liquidazione dell'agenzia e il ripristino degli aiuti congelati.

È stato inoltre riferito che Donald Trump sta introducendo dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio, il che minaccia di intensificare le tensioni commerciali con Canada, Messico e UE, suscitando preoccupazioni sul mercato.

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