Zelensky ha rilasciato una dichiarazione nel contesto dei negoziati tra Stati Uniti e Russia
Il presidente dell'Ucraina ha dichiarato che il paese sta affrontando una carenza di missili per i sistemi di difesa aerea Patriot, mettendo a rischio la sicurezza delle città di fronte agli attacchi russi.

Foto: IAEA Imagebank, CC BY 2.0
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il paese soffre di una grave carenza di missili per i sistemi di difesa aerea Patriot. Lo ha annunciato durante una conferenza stampa, sottolineando che la mancanza di munizioni mette in pericolo la sicurezza delle città.
Secondo lui, ogni notte il comando ucraino segnala la mancanza di missili per respingere gli attacchi. I bombardamenti nemici continuano, ma le scorte di missili si stanno esaurendo.
Zelensky ha sottolineato che l'Ucraina è pronta a formare autonomamente specialisti e a mantenere i sistemi, ma ha bisogno o di ulteriori installazioni Patriot o di licenze per la produzione di munizioni.
Ha anche affermato di aver ripetutamente chiesto agli Stati Uniti di fornire all'Ucraina un numero sufficiente di sistemi di difesa aerea, ma finora non ha ricevuto una risposta chiara. La questione rimane aperta e l'Ucraina è costretta a cercare modi alternativi per rafforzare la propria difesa.
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha riferito che per intercettare sei missili balistici sono stati utilizzati 10 missili Patriot per un costo totale di 30 milioni di dollari.
"Per distruggere sei bersagli balistici sono stati utilizzati 10 missili Patriot, il che è costato 30 milioni di dollari", ha dichiarato Zelensky ai giornalisti prima dell'incontro con il ministro americano Scott Bessant, riferisce Interfax-Ucraina.
Volodymyr Zelensky ha anche commentato i negoziati con i rappresentanti degli Stati Uniti, affermando che il documento proposto era inaccettabile per il paese. Secondo lui, mancavano garanzie di sicurezza, mentre era prevista la cessione di parte delle risorse dell'Ucraina.
Durante la conversazione con i giornalisti, Zelensky ha sottolineato che una delle condizioni chiave – la cessione del 50% delle risorse minerarie ucraine – non poteva essere accettata. Ha affermato che tali questioni esulano dalle sue competenze e dalla Costituzione del paese.
Il presidente ha anche riferito che, durante i colloqui con il consigliere di Donald Trump, Keith Kellogg, è stato possibile concordare l'inclusione del tema delle garanzie di sicurezza nei possibili futuri accordi.
Tuttavia, ha categoricamente respinto le condizioni economiche proposte, dichiarando: «Non posso vendere il nostro Stato».
In precedenza era stato riferito che Volodymyr Zelensky, ad Abu Dhabi, ha discusso con il leader degli Emirati Arabi Uniti questioni relative allo scambio di prigionieri, alle sanzioni contro la Russia, alle iniziative alimentari e alla partnership economica.
Si è inoltre appreso che Volodymyr Zelensky e Donald Trump, durante una conversazione telefonica, hanno discusso questioni di pace, partenariato e prospettive di cooperazione tra Ucraina e Stati Uniti.