UE e USA si preparano ai negoziati su dazi e cooperazione economica
L'Unione Europea propone agli Stati Uniti di discutere la riduzione del dazio del 10% sulle automobili, al fine di evitare un'escalation delle tensioni commerciali e creare le basi per un accordo più ampio.

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L'Unione Europea ha espresso la volontà di discutere la riduzione del dazio del 10% sulle automobili nel quadro dei negoziati con gli Stati Uniti per prevenire una guerra commerciale. Lo ha dichiarato il Commissario europeo per il commercio Maroš Šefčovič a Washington durante un evento dell'American Enterprise Institute.
Šefčovič ha sottolineato che l'UE è pronta a negoziare non solo sui dazi, ma anche su un accordo più ampio che potrebbe includere la regolamentazione tecnologica e le spese per la difesa nei paesi europei.
Secondo lui, Bruxelles comprende che il presidente Donald Trump preferisce accordi su larga scala, quindi l'UE è aperta alla discussione di un pacchetto complessivo.
Trump ha ripetutamente criticato il dazio del 10% dell'UE sulle automobili, definendolo ingiusto, poiché negli Stati Uniti l'aliquota è solo del 2,5%. Ha minacciato di imporre dazi di ritorsione sui prodotti europei, tra cui automobili, semiconduttori e prodotti farmaceutici.
Tuttavia, Šefčovič ha osservato che il mercato dell'UE rimane aperto e che le tariffe sui beni industriali sono, in media, comparabili a quelle statunitensi.
I negoziati con i funzionari statunitensi, tra cui il Segretario al Commercio Howard Latnick e il capo del Consiglio economico nazionale Kevin Hassett, dovrebbero chiarire le intenzioni dell'amministrazione Trump.
A Bruxelles si spera in stabilità economica e prevedibilità nei rapporti commerciali.
L'UE è inoltre pronta a discutere la regolamentazione del settore tecnologico, ma insiste sul fatto che le sue leggi, inclusi il Digital Markets Act e il Digital Services Act, non siano discriminatorie.
Šefčovič ha ricordato che le più grandi aziende tecnologiche statunitensi generano dal 30% al 50% dei loro ricavi in Europa e che la regolamentazione di questo mercato è giustificata.
Allo stesso tempo, l'Unione Europea ha espresso la volontà di difendere i propri interessi nel caso in cui gli Stati Uniti introducano nuovi dazi. "Se verranno adottate misure unilaterali, saremo costretti a rispondere in modo duro e deciso", ha avvertito Šefčovič.
Inoltre, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato un dazio del 25% sulle auto importate, che potrebbe entrare in vigore già ad aprile, secondo quanto riportato da Nikkei Asia.
Questo comporterà costi aggiuntivi di 21 miliardi di dollari per i sei maggiori produttori automobilistici giapponesi, tra cui Mazda e Subaru. Attualmente, l'industria automobilistica giapponese rappresenta il 28% delle esportazioni del paese verso gli Stati Uniti, mentre il dazio attuale sulle auto passeggeri è del 2,5%.
L'aumento delle tariffe creerà gravi ostacoli per i marchi giapponesi nel mercato statunitense.
In precedenza, è stato riferito che dal 12 marzo 2025 gli Stati Uniti reintrodurranno un dazio del 25% sulle importazioni di acciaio da Canada, UE, Messico, Ucraina e altri paesi, giustificando la decisione con la necessità di proteggere la sicurezza nazionale.
È stato inoltre reso noto che Donald Trump ha imposto sanzioni contro i funzionari della Corte penale internazionale, accusandola di minacciare la sovranità degli Stati Uniti e di Israele dopo il mandato di arresto emesso contro Benjamin Netanyahu.